martedì 18 giugno 2013

In Cina (quarta parte)

Per la terza parte, clicca qua: http://x134.blogspot.dk/2013/06/in-cina-terza-parte.html

Internet: ovvero come a parte occidentale corrisponde controparte orientale

Non ci crederete, ma anche in Cina va forte One Piece
("All'arrembaggio" in Italia).
Ma guardate quante belle action figure: ne ho trovato
un negozio pieno. 
E arriviamo all'ultima parte di questa epopea dedicata al mio glorioso viaggio in Cina.

E parliamo di Internet. In fondo diciamocelo: quante volte abbiamo letto in giro che ci sono problematiche con la rete in Cina? Il grande firewall cinese non è in fondo quasi leggenda?
Ed in effetti il grande muro internettiano esiste ed è possente: per intenderci questo blog, covo di maldicenze, crudeli verità e segreti alla Wikileaks, è difatti impossibile da accedere in terra Shanganese. Insieme a blog dediti alla cucina, alla politica e a tutti quelli che stanno sulle board Blogspot e Wordpress (praticamente il 50% dei blog della rete), "Elevato alla centotrentaquattresima" è bloccato in Cina.
Mal comune mezzo gaudio voi direte. Mah! Non tanto. visto che la versione in inglese di queste pagine dovrà essere pubblicata su Tumblr. Se voglio far leggere la mia versione della Cina ai cinesi purtroppo questa  è l'unica scelta ragionevole.
L'acqua San Pellegrino cinese.
Che cosa mi tocca vedere nell'aereoporto
Pudong di Shanghai?
A fare compagnia alle due board di blog ci sono tanti altri piccoli siti come Facebook, Twitter, Google+ e Youtube (più probabilmente altri in cui non sono incappato), scavalcano il muro informatico invece Linkedin e Pinterest. Se poi siete affamati di notizie italiane, non preoccupatevi che Corriere.it, Repubblica.it, qualsiasi_cosa_che_finisca_con.it è accessibilissima. Così per dare qualche notizia italiana ai cinesi, potrete divertirvi a fornire loro la versione cinese del Corriere.it: http://www.corriere.it/chinese/

E i cinesi come lo vivono questo blocco? Un mondo senza Facebook? Senza Youtube? Senza Elevato alla 134°?
In verità la vivono benissimo e senza alcun rimpianto visto che hanno tutte le alternative in formato cinese. Invece di Facebook utilizzano Renren, al posti di Youtube si divertono con Youku,  per twittare accedono a Weibo, Baidu è il loro motore preferito di ricerca. E non credete che siano una mera copia delle versioni occidentali. Al contrario! Sono in tutto per tutto siti parecchio grossi e ben organizzati con milioni di visite al giorno.
Molto utilizzato in Cina è, per esempio, QQ con circa 800 milioni di iscritti: questo programma ricorda molto il vecchio servizio Messenger di Microsoft (cioè MSN con
Un'altra di quelle pagode non proprio originali e di migliaia
di anni, ma che fa comunque molto chic.
videochat + semi blog con connotazioni social network + hotmail). Il servizio di messaggistica alla Skype è scaricabile liberamente, in inglese, da qua. Carina la versione sistema operativo online di QQ che si può trovare qua: http://web.qq.com/
Un altro servizio di messaggistica molto interessante e utile è Wechat: è praticamente identico a Whatsapp ma a qualche sfizio in più, completamente gratuito ed in inglese. Potete scaricarlo da qua.
Se andate a Shanghai e volete mantenere facilmente i contatti con i ragazzi cinesi, QQ e Wechat sono fondamentali.

Per comunicare con il vecchio continente ho usato principalmente Skype e QQ. Entrambi i programmi hanno funzionato egregiamente a discapito di qualche ovvio problema di connessione (immagine scrausa. audio che ogni tanto va e viene, connessione che salta il trampolino).
Anche Whatsapp e Viber mi hanno funzionato egregiamente. Curiosamente mi arrivavano le notifiche di Twitter e Facebook ma non riuscivo a leggerle. Dannazione! Avrei dovuto connettermi con qualche proxy aggirando il firewall cinese per togliermi la curiosità di cosa mi scrivevano. XD
Il mio smartphone con scheda ricaricabile danese TDC e quella con scheda ricaricabile italiana Vodafone non mi hanno mai funzionato, ciononostante ho visto che il cellulare con abbonamento danese TDC del mio professore non ha avuto alcun problema di connessione (ad eccezione del costo astronomico delle telefonate).
Una foto del genere l'avevo già postata
un anno fa. Ma a me fa sempre impressione
vedere come le strade cinesi possano
essere a più strati.
Provvisto comunque di numero cinese sono riuscito a comunicare senza problemi con tutti i cinesi. Inoltre il mondo esterno riusciva a contattarmi ma io purtroppo non riuscivo a contattare loro. Nel mio periodo col numero cinese sono stato inondato di SMS pubblicitari in lingua cinese: fantastico leggermi queste cose dal linguaggio ideografico.

I studenti internazionali in terra cinese: ovvero come la gente va in Cina per parlare col mondo

Ciononostante il problema principale per uno studente internazionale non è quello di entrare e stare in contatto coi cinesi (può essere difficile se non si ha le corrette amicizie). Il problema più complesso è cercare di rompere la ghettizzazione internazionale in cui tutti i non-cinesi sembrano auto imporsi. Uscire dal contesto internazionale per stare con gli autoctoni è sempre difficile e la Cina non fa eccezione. Girando con Bao ho visto tanti internazionali, ma ben di rado questi facevano gruppo coi cinesi. Leggermente più caotici, a bere birra sul prato o dal ritorno di una lezione di lingue, gli studenti di altri stati si distinguevano come gocce di petrolio nell'oceano: pochi nel tanto, ma chiaramente visibili.
Lo studente internazionale quando arriva in Cina è spaventato e cerca l'aiuto delle altre persone che stanno
Molti dei pacchi postali venivano distribuiti all'aperto.
Così per far prendere loro aria, se no stanno sempre al
chiuso e diventano grassi e pigri.
vivendo o hanno vissuto la propria situazione: è quindi automatico per molti di essi ritrovarsi a stare con altri del proprio stato. La reazione è normale, specie quando poi porta a scoprire comunque altre culture (ad eccezione di quella del luogo). Il mio consiglio ciononostante è, dopo un mese, di farsi la domanda: "Sto veramente vivendo la Cina?". Se la risposta è no, si può fare la scelta se continuare con la splendida vita internazionale o provare ad impegnarsi ad entrare nella cultura del posto: può essere difficile ma può portare a grosse soddisfazioni, nonché ad un bagaglio di curiosità ben più grande del semplice stare in compagnia e divertirsi (benché in un ambito semi-globale).

Con questo è tutto. C'è un'ultima parte in cui elenco brutalmente piccole disavventure in una lista a punti circolari uniformi. Immaginate questa parte come i titoli di coda che scorrono con accanto le scene degli errori dietro le quinte.

Ed ecco a voi il motorino con lo scaldamani. invernale
Ne ho visti più di uno. Una genialata che non ho visto
nemmeno in Italia.
Piccoli appunti in vari punti: ovvero i titoli di coda
  • Il primo giorno che sono arrivato in Cina ho beccato in stazione un taxi falso. Mi ha approcciato chiedendomi se avevo bisogno di un taxi e poi ho pagato 40€ invece della metà. Damn!
  • Oltre agli Yuan locali, ci sono i Mao. Cioè 1 Euro vale 7 Yuan. Ma ci sono anche monete da un mao e cinque mao che equivalgono a 0.1 e a 0.5 Yuan. Mi sono ritrovato il portafoglio piene di queste monetine più e più volte.
  • Per ascoltare la musica da internet, Bao mi ha mostrato un bel programma cinese che potete scaricare anche voi da qua. Purtroppo è completamente in cinese e talvolta la formattazione sul mio computer andava a farfalle.
  • Il cibo cinese può essere piccantissimo. Procuratevi riso, riso e tanto riso. Oltre ad essere divertenti, il riso aiuta. Specie se l'acqua che vi servono è rovente e non è possibile bere sull'immediato senza un ustione di quindicesimo grado.
  • In un ristorante è caduto a 5 metri da me una parte del soffitto in cartongesso. Io e Bao abbiamo
    Una delle ultime vedute di Shanghai
    dal mio appartamento.
    deciso di non continuare a mangiare lì perché secondo Bao ad una sfortuna può seguire una sfortuna più grande. Comunque anche per lui era la prima volta che succedeva una cosa del genere.
  • Anche gli Starbucks in Cina hanno il Wireless: fantastico che per usarlo bisogna connettersi a Wechat. XD
  • Certe volte c'era talmente tanto inquinamento che il cielo sembrava completamente arancione: il misterioso gioco luci e ombre della combo da inquinamento atmosferico e luminoso.
  • Le auto viste a Shanghai sono quasi tutte,  al contrario di quanto si possa pensare, parecchio grosse. Si può superare da destra e sinistra.
  • I motorini sono ovunque, i motociclisti vanno senza casco, certe volte contromano e qualche volta anche sul marciapiede. Yeeheee!!!
  • Era da anni che non vedevo così tante motociclette in giro.
  • Quando sono andato a Nanjin Xilu, la via principale della città, c'era tantissimo fumo a causa di qualche incendio da qualche parte della via. Ci siamo riparati in un negozio per evitare il fumo, comunque sparito dopo poco meno di un'ora.
  • Ho avuto problemi a scaricare i torrent, il divertente è che potevo accedere al sito senza problemi ma poi per scaricare quel dannato file torrent (per scaricare poi il film) si bloccava. Uff...
  • Nessun problema col bancomat. Se usate una carta europea (Mastercard o VISA) ricordatevi di selezionare l'inglese all'inizio. Se continuate col cinese rischiare 1) di non capire niente 2) che il bancomat non si colleghi a qualche collegamento internazionale.
  • In Cina gli appartamenti più ambiti sono quelli al piano terra, non quelli al piano più alto.
  • Quando andate in bagno portatevi dietro dei fazzoletti di carta. Spesso e malvolentieri la carta igienica non esiste (specie in università). Io, dopo la prima spiacevole sorpresa, mi sono portato in ufficio un rotolo di carta igienica da usare nell'evenienza.
  • Fine? Non proprio, ora, come scritto in quest'ultima parte, andrò a scrivere la versione in inglese su tumblr così anche dalla Cina chi vorrà potrà accedere e leggere qualcosa. Spero che la lettura sia stata di vostro gradimento! Grazie per avermi letto e alla prossima! 
  • Link a tumblr: http://x134.tumblr.com/ (attualmente vuoto e in aggiornamento perenne).

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